
Quando ho aperto la busta del CD di
Franz Campi, la cosa che mi è saltata all'occhio è che ha firmato il libretto dell'opera "la famosa invasione degli orsi in Sicilia", tratta dal magnifico libro di Dino Buzzati. Così ho messo il CD nel lettore, anche se la pigna di quelli da ascoltare, di pari passo con quella dei libri da leggere, è sempre più alta e minacciosa. Altri aspetti confortanti: la copertina, il titolo, la faccia di campi, l'Ovation in primo piano.
Pigio play e le prime note di Vedi Rita mi convincono: questo non è il solito dischetto che fa il verso a Vasco, Ligabue o Pooh. Qui le prime note fanno pensare semmai a Vinicio capossela o Kurt Weil. E però il bello è che poi il disco cambia: Franz - vecchio lupo di palcoscenico - ha messo assieme quattordici brani originali, ironici, piacevoli sia da ascoltare, sia da lasciare girare in loop come sottofondo. Perché grazie anche alla rodata
Baldazar Acoustic Lemonade, con cui collabora dal 1999, Franz riesce a coniugare l'originalità con la misura e a volte pure con un po' di sana eleganza, senza mai sconfinare nel banale. Insomma, come si legge sul sito di Franz, "Saluta i gatti e buonasera" è un album
«per ridere e per pensare», nato dal progetto di teatro-canzone "Tutti i gatti vengono al pettine" andato in scena l'anno scorso a Bologna.
Avercene di CD così, anche da nomi ben più noti al grande pubblico. E ora aspettiamo Franz fuori da Bologna Magica, magari anche nella Milano grigio-business.
Questa recensione è stata scritta per Accordo.it